Beh, ho fatto l’università tra libri e complessi esistenziali, ho intrapreso la libera professione tra manie di controllo e ansie da prestazione… da qualche anno il caso (se esiste) mi ha messo in contatto con altra roba che passa attraverso le persone e i luoghi che incontro, con più attenzione al contenuto che al contenitore, alle esperienze del corpo e non solo della testa e degli occhi. stando a contatto con la difficoltà ho deciso di coltivare la mia ignoranza attraverso la permacultura, imparando a sbagliare, osservando il tempo e usando le mani. quel che sono decidetelo voi, ma solo dopo esserci mescolati un po. Io sono pronto.
Moduli:
da sabato 11 a domenica 12 luglio Abitare in permacultura*